La letteratura è anche narrativa riguardante quell'attualità cruda che se saputa raccontare diviene cultura, informazione e molto altro. Dacia Maraini, di lei ho letto recentemente un libro che narra delle violenze sulle donne, il libro s'intitola: "L'amore rubato", edito dalla Rizzoli, Bur - contemporanea.
Quando ho avuto il libro fra le mani non mi sentivo particolarmente entusiasta. Dovrò leggere storie di donne maltrattate, sicuramente si parlerà di violenze sfociate in uccisioni macabre, mi son detta. Invece anche trattando storie che la cronaca non ci risparmia, ed è giusto sia così, mi sono appassionata al libro per la scrittura fluida e coinvolgente, per quella scrittura dove nulla è lasciato al caso.
Il libro si articola in otto racconti e ci porta a riflettere su situazioni e drammi taciuti, storie che forse si sarebbero potute evitare, storie di donne fiduciose e cieche per eccessivo amore. Donne istruite che rinunciano alla loro identità credendosi responsabili del comportamento del loro uomo, donne che pensano di meritarsi ogni sorta di sofferenza o peggio ancora che si annullano come madri: concedendo fiducia al loro uomo, hanno gli occhi bendati sulla loro realtà familiare.
La prima vicenda racconta una storia di omertà amorosa, silenzio che scaturisce dalla paura e dalla dipendenza, entrambi i soggetti hanno alle spalle una famiglia mancata e quindi il bisogno di averne una fa sì che i comportamenti siano artefatti. La seconda storia affronta il tema del protagonismo indotto, del successo costi quel che costi, successo rincorso e imposto, le conseguenze saranno devastanti; anche questa è violenza: annulla le capacità decisionali, plagia la mente quando si tratta di una minore che poi pagherà con la sua vita. Vi sono anche i violentatori di classe, coloro al di sopra di ogni sospetto; essi circuiscono con eccessive premure e amano stuprando, invadono e calpestano quello spazio temporale della purezza destinato ai giochi, alle fantasie, essi sono la peggior specie. La Maraini ci parla anche di una violenza di gruppo da parte di minori nei confronti di una compagna di classe, una violenza che nonostante fosse stata riconosciuta non perseguirà i colpevoli: i ragazzi saranno tutti rilasciati e verrà organizzata nel paese una festa i cui partecipanti riceveranno una medaglietta con su scritto: "Sempre vince l'innocenza" In un'altra storia, invece, la donna è vittima di una gelosia assurda, patologica, una gelosia delirante che la porterà a un passo dalla morte; la protagonista troverà la forza di chiedere aiuto e salverà la sua vita in extremis.
L'amore rubato, il titolo è perfetto: l'amore vero è donazione, rispetto, cura della persona amata. L'amore non è violazione, calcolo, sospetto ingiustificato, violenza: l'amore autentico si nutre di un sentimento pulito fatto di affettuosità scevre da compromessi squallidi o da patologiche manie. Chi ama per davvero si nutrirà delle gioie della persona amata e non delle sofferenze e delle sue paure. Un libro, quindi, per riflettere anche sugli interrogativi taciuti e spenti da un'eccessiva comprensione che plagiano la mente.