giovedì 21 dicembre 2017

Lettera aperta a...





   Carissimo, chi l'avrebbe detto che ti avrei scritto, alla mia età poi! Vorresti forse sapere l'età? Ma dai, lo sai che una signora è quasi sempre reticente e preferisce lasciare agli altri il calcolo della sua età: è così bello quando sottraggono anni, è come recuperare una ventata di gioventù, e noi donne non lesiniamo i complimenti mai, anche quando giovani lo siamo per davvero.
Quest'anno ho deciso di rivolgermi a te, di scomodarti, del resto non ti ho mai disturbato in passato: tu non facevi parte del mio mondo natalizio, dalle mie parti quando ero una bimba si aspettava l'Epifania per ricevere doni.
 Il natale è alle porte, carissimo, e i bambini si affrettano a consegnarti le loro letterine, sai anche la mia nipotina l'ha fatto, che bella età è quella: non si conosce nulla del mondo torbido che ci tocca in sorte. Nell'aria l'atmosfera natalizia è malinconica e i luccichii, gli addobbi non riescono a illuminare i cuori spenti dai problemi sempre più crescenti che ci avviluppano ogni giorno e ci deprimono, e anche chi ha una vita pressoché normale, non ce la fa a restare indifferente. E poi diciamocelo francamente, è come una situazione a catena e anche chi non se la passa male potrebbe precipitare e affondare, ma anche se così non fosse, non si può gioire sapendo che intorno a noi il malcontento e la sofferenza dilagano sempre più. Famiglie che vivevano una condizione di benessere, si ritrovano oramai a combattere contro la povertà e i disagi di una vita di stenti senza sbocchi e senza futuro; un'esistenza dove la vita umana non conta quasi nulla e la si sopprime con molta facilità: ti alzi la mattina e apprendi che la tal persona stimata non c'è più e che il tal dei tali è stato ucciso per quattro spiccioli. Viviamo una vita dove la meritocrazia conta meno di niente e allora chi si è impegnato, pensa che avrebbe fatto meglio ad andare a divertirsi invece di aver sgobbato ed essersi privato della leggerezza di una giornata meno faticosa, e chi è stato sempre onesto, si dice che avrebbe fatto meglio a frodare il prossimo in quanto la trasparenza non premia. 
   Carissimo, in questo mondo da adulti i buoni non ricevono premi  e chi si comporta in maniera retta viene perseguito, a differenza di coloro che possono e assoldano chi sappiamo per farla franca; pensa che l'Italia è forse l'unico paese dove esiste la prescrizione e poiché i processi si trascinano per le lunghe con costi elevatissimi che gravano sulla traballante economia, chi dovrebbe finire in galera resta impunito. 
   Lo so che ne sei dispiaciuto e che vorresti fare man bassa di tutti i disturbatori e disonesti di questa società, lo so che vorresti, come so anche che ti è toccato in sorte di non poter intervenire perché l'uomo giunge alla comprensione attraverso i suoi errori. Però c'è qualcosa che potresti fare, per natale potresti donarci nuovamente la speranza: l'abbiamo persa e non va bene, con essa si guarda al domani con ottimismo e coraggio, quella sana voglia di fare che cerca l'impegno; voglia anche di combattere i soprusi, di emergere e di farla in barba agli uomini di potere che ci hanno privato anche dei sogni. 
   Giustizia, solo giustizia, dove chi sbaglia paga! E diamine abbiamo superato gli anni di piombo, l'austerity dovuta alla crisi petrolifera, il terrorismo e andando più indietro la famosa crisi del '29 detta anche Grande depressione: se tu ci porterai in dono la speranza, ci rialzeremo come sempre è stato!

                                        BUON NATALE A TUTTI!

2 commenti:

  1. La speranza, sì, che poi si traduce in fiducia nel futuro. E senza il cammino è molto più faticoso.
    Auguri, Annamaria, buon Natale a voi tutti.

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    1. Grazie, Maria Rosaria, tanti auguri a te e famiglia!
      Un abbraccio
      Annamaria

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